domenica 7 ottobre 2007

Criselefantina

Tutti gli ori che tu senza misura,
Autunno, fulvi e rosei diffondi
ne le chiome de’ boschi moribondi,
fanno ricca la sua capellatura.

E la più delicata e la più pura
qualità degli avorii un poco biondi
è ne’ pallori vergini e profondi
de la misteriosa creatura.
Snella com’Ebe gioia degli dei,
senz’ombra alcuna poi ch’è quasi impube,
guarda il Mare che lento trascolora.

Ed ecco sorge a immagine di lei,
su dall’estremo limite, una Nube
pallida che su ‘l vertice s’indora.

Gabriele D’Annunzio, Canto novo Intermezzo, Milano, 1901.
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